Il progetto RiMind RiLavorare, RiStudiare, RiPartire vuole contribuire al recupero dei giovani che non studiano, non lavorano, ma sono anche molto più infelici dei loro coetanei. E’ questa la condizione dei cosiddetti Neet (l’acronimo sta per Not Engaged in Education, Employment or Training), che hanno raggiunto quota 2,4 milioni, pari al 26 % dei giovani tra i 15 e i 29 anni (erano il 19% nel 2007: solo Bulgaria e Grecia presentano valori peggiori dei nostri).
Un esercito di giovani che rischia ormai la marginalizzazione cronica, caratterizzata non solo da deprivazione materiale e carenza di prospettive ma anche di depressione psicologica e disagio emotivo.